Il cestino dei tesori è un gioco euristico per neonati ideato dalla pedagogista inglese Elinor Goldschmied per permettere ai bambini piccoli che ancora non gattonano di scoprire il mondo attraverso l’esplorazione degli oggetti con i 5 sensi.
Come si fa un cestino dei tesori?
Ciascun oggetto scelto è utilizzato nella vita quotidiana ed è differente per forma, materiale, consistenza, odore, stimolando così il bambino ad esplorare lo spazio al di fuori di lui.
Il cesto dei tesori è un’attività che tipicamente si propone ai bambini dal quarto/quinto mese di vita e sino a quando non imparano a gattonare e dunque a muoversi in prima persona per scoprire il mondo circostante. Contravvenendo ad alcune regole del gioco, è possibile proporlo ai bambini sin dai primi giorni di vita con l’aiuto di un adulto.

Regole di composizione del cestino dei tesori
- Deve avere un diametro di 35 cm e un’altezza di 10 cm, così che il bambino possa appoggiarsi ai bordi per issarsi o sedersi autonomamente e scegliere l’oggetto da afferrare tra quelli contenuti;
- Deve essere composto da oggetti di materiali differenti ma sempre di provenienza naturale
- Non devono essere presenti oggetti di plastica o altri materiali sintetici. Questo perché a differenza degli altri materiali, la plastica è insapore e inodore e quindi verrebbe meno l’esplorazione attraverso i sensi del gusto e dell’olfatto.
- Deve essere composto da oggetti della vita quotidiana e il più possibile destrutturati (no giocattoli anche se in legno o stoffa)
- L’adulto deve assistere (alcuni oggetti possono essere potenzialmente pericolosi) ma non intervenire nella scelta dell’oggetto o nella modalità di interazione con esso scelta dal bambino
Quali oggetti usare per fare il cestino dei tesori

- oggetti di origine naturale: sassi, spugne naturali, conchiglie, pigne, gusci di noce di cocco, tappi di sughero, zucche secche ornamentali…
- oggetti fatti con materiali naturali: vecchi pennelli da barba o spazzole in setole naturali, sottopentola in paglia, pettini in legno, calzascarpe di osso, piumino per cipria, pezzi di gomma…
- oggetti in tessuto: gomitoli, presine da cucina, passamaneria di lana o cotone, scampoli di stoffa (damascata, che è in rilievo, jeans, lino, lana bouclé) sacchettini di stoffa (cotone, jeans, canapa) ben cuciti con dentro materiali aromatici (lavanda, chiodi di garofano, menta, rosmarino secchi) o rumorosi (cellophane dei biscotti che fa cric crac, lenticchie o fagioli)… mettete al lavoro le nonne!
- oggetti in legno: mestoli, mollette da bucato, portauova, sonaglini, rametti levigati raccolti al mare…
- oggetti in metallo: filtro della macchinetta del caffè, mazzi di chiavi, catenelle, fruste da cucina, sonagli o campanelli, piccole scatolette portaoggetti (che potete anche riempire con qualche chiodo di garofano e chiudere con lo scotch, così che coinvolgano il tatto, il gusto e l’olfatto in una volta sola!), coperchi dei vasetti di marmellata, piccole grattuge, colini piccoli, formine per biscotti, carta stagnola…
- oggetti in pelle: portatabacco, passacintura di un vecchio jeans
- oggetti di carta e cartone: cartone ondulato dei biscotti, cartone delle uova, scatole portagioie…
- oggetti in vetro: barattoli piccoli di conserve, specchietti…
Come vedete non c’è limite alla fantasia, sbizzarritevi a recuperare a casa vostra e dei nonni (preziosissima fonte di materiali!) quanti più oggetti possibile, seguendo le regole del gioco. Buon divertimento!
